Toyota taglia le stime di produzione per l’anno che, in base al calendario fiscale 2020-2021, termina il prossimo marzo. Il diffondersi della variante delta nel Sudest asiatico e il conseguente rallentamento della produzione di componenti, ha costretto la casa automobilistica a ridurre le proprie previsioni da 9,3 a 9 milioni di unità prodotte.
    Toyota sta rivendendo in particolare i propri programmi per settembre e ottobre, ma a confermato l’obiettivo di un utile operativo di 22,7 miliardi di dollari.

L’annuncio odierno segue le indicazioni di agosto che vedevano un taglio dell’output del 40% per il mese in corso, equivalente a 360mila unità. “Le ragioni chiave dell’aggiustamento della produzione riguardano un ridimensionamento delle attività negli stabilimenti del Sud-est asiatico, a fronte della diffusione del Covid-19, e l’impatto della carenza di semiconduttori”, recita il comunicato Toyota. Dopo la fase iniziale della pandemia – che ha provocato lo stallo delle attività, numerosi costruttori auto faticano a far tornare le catene produttive alla normalità, a causa delle difficoltà nel reperire un’adeguata fornitura di chip. Il drastico cambiamento delle abitudini dei consumatori nel corso dell’emergenza sanitaria, hanno spinto la richiesta di semiconduttori per i personal computer e le console per videogiochi, oltre al processo di ‘aggiornamento della telefonia mobile di quinta generazione e il progresso del comparto AI.

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