L’obiettivo di raggiungere 6,4 milioni di punti di ricarica elettrica entro il 2030, espresso dalla Unione Europea, è “estremamente ambizioso e riflette la portata della sfida che devono affrontare i Paesi europei” e per arrivare a questo risultato “si dovrebbero installare circa 13.000 nuove colonnine ogni settimana”.
    Lo ha detto – in occasione della conferenza sui risultati finanziari del primo trimestre – Wolf-Henning Scheider, Ceo del colosso tedesco della componentistica ZF. “Se la mobilità elettrica vuole avere successo – ha ribadito in una intervista a Just Auto – abbiamo bisogno di misure infrastrutturali. Il programma non funzionerà se non avremo un forte sostegno da parte dei Governi”.
    ZF è ben posizionata per sfruttare le opportunità di business offerte dalla transizione della mobilità, con un fatturato nella prima metà del 2021 che è aumentato a 19,3 miliardi di euro rispetto ai 13,5 miliardi dei primi sei mesi 2020. “È importante sfruttare la transizione verso la mobilità elettrica – ha aggiunto Scheider – ma con un equilibrio, che è molto difficile da trovare, tra protezione del clima, mobilità delle persone e anche occupazione nel settore”.
    Il Ceo di ZF ha ribadito che serve “un piano chiaro per lo sviluppo delle infrastrutture, dalla generazione di energia e dalle reti elettriche all’infrastruttura di ricarica che è essenziale per aiutare a determinare il percorso da seguire”.
   

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