(ANSA) – ROMA, 01 OTT – Nel mese di settembre sono stati
immessi sul mercato complessivamente (ciclomotori +
immatricolato) 23.259 veicoli (-10,37%). Particolarmente
significativo il calo dei ciclomotori che, con 1.627 mezzi
venduti, fanno registrare una flessione del 28,86% sullo stesso
mese del 2020; anche gli scooter, con 12.743 veicoli
immatricolati, arretrano, ma sulle dimensioni del calo (-14,79%)
incidono le turbolenze del mercato elettrico descritte sotto;
tendenza contraria per le moto che, con 8.889 venduti registrano
un segno positivo (+2%) anche rispetto al 2019. Il confronto
con lo stesso mese del 2019 evidenzia una crescita complessiva
del 16,6%.
   
Nei primi nove mesi del 2021, ciclomotori, scooter e moto
segnano un aumento complessivo del 25,87% pari a 250.761 mezzi
targati. Nel dettaglio, i ciclomotori immettono sul mercato
14.990 mezzi, lo stesso numero di veicoli venduti nei primi nove
mesi del 2020; cresce di un quarto rispetto al 2020 il mercato
degli scooter che raggiungono quota 131.988 (+24,94%) e di un
terzo quello delle moto che targano 103.783 veicoli (+32%).
   
Rispetto ai primi nove mesi del 2019 il mercato cresce
complessivamente del 17,3%. L’elettrico chiude il mese di
settembre con 1.004 veicoli venduti, pari a un calo del 48,11%
imputabile principalmente a una commessa dello scorso anno.
   
Positivo invece il progressivo annuo con 8.153 mezzi e un
incremento del 5,17%. Rispetto ai primi nove mesi del 2019 la
crescita del settore si attesta al 140%.
   
“Con l’andamento positivo del mercato – commenta Paolo
Magri, presidente di Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale
Ciclo Motociclo Accessori) – si conferma anche il protagonismo
delle due ruote a motore nella mobilità post Covid e questa è
una tendenza di cui anche il legislatore deve tenere conto.
   
L’attuale discussione del Ddl di conversione in legge del
Decreto trasporti in Parlamento, ad esempio, rappresenta
auspicabilmente già un’occasione importante per accogliere
alcune nostre proposte di revisione del Codice della Strada
come, molto concretamente, quella di un maggior riconoscimento
della diffusione dei motocicli elettrici, normalizzandone la
circolazione su autostrade e tangenziali”. (ANSA).
   

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