Produzione industriale e nuove occupazioni, guida sicura e riduzione dell’inquinamento. Sono molti gli impatti positivi attesi dal 5G nel mondo dell’automotive. Temi di cui si è discusso nel corso dell’evento “5G & Innovazione”, inserito nella giornata di apertura del Motor Valley Fest, che si svolge in parte a Modena e in parte in modalità ibrida, per fare il punto sulla filiera dell’industria automobilistica come eccellenza italiana. “Il 5G porta una profonda trasformazione nel settore dell’automotive e dei trasporti – ha sottolineato Laura di Raimondo, Direttore di Asstel – con lo scambio continuo di dati tra le infrastrutture intelligenti e i veicoli in transito, le informazioni potranno restituire la posizione dei pedoni, delle biciclette e la velocità di altri mezzi, così da monitorare il traffico e anticipare i vari sistemi anti-collisione. Sul 5G l’Italia è pronta: siamo terzi nell’indice Desi per preparazione ma ora è tempo di fare il salto in avanti”. Un impatto con benefici evidenti anche sul piano dell’occupazione: “Già nel 2020 il 29% delle imprese di telecomunicazioni intendeva inserire nell’organigramma un data scientist, il 21% un AI engineer, il 18% un data architect engineer. Ma il veloce cambiamento in corso darà evidenza anche alla necessità del cosiddetto “reskilling” della forza lavoro con competenze obsolete. Il contratto di espansione, fortemente voluto da Asstel e dalle imprese Tlc, consente di riqualificare il personale interno e nello stesso tempo assumere giovani e specialisti”. Presente all’incontro anche Ludovica Carla Ferrari, Assessore alla Smart City del Comune di Modena. “Una rivoluzione quella del 5G che ci interessa da vicino quando si parla di motori. Guardiamo con decisione alla mobilità sostenibile, alla guida autonoma e alla sensibilizzazione civica del territorio sul futuro che ci attende”.
   

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