Confindustria Ancma (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) scende in campo contro il fenomeno del commercio di moto da cross di origine illecita e lo fa con una campagna di sensibilizzazione rivolta agli appassionati delle ruote tassellate. Il messaggio è chiaro: “Non cedere al lato oscuro, scegli la legalità”. È questo il titolo dell’iniziativa presentata dall’associazione e sostenuta dai protagonisti dell’industria di riferimento.
    Gasgas, Honda, Hosqvarna, Ktm e Yamaha hanno infatti costituito un fronte unico e supportato attivamente questo progetto che ha tra gli obiettivi principali quello di informare gli utenti sui rischi e le conseguenze giudiziarie derivanti dall’acquisto di motociclette nell’ambito di sistemi opachi e criminosi spiegando cosa si nasconde dietro alle offerte di facile risparmio proposte da alcuni venditori disonesti. “Il rifermento – fa sapere l’associazione – è all’artificiosa triangolazione messa verosimilmente in atto da operatori senza scrupoli per evadere l’IVA, aggirando la normativa europea”. “In pratica le moto escono e rientrano fittiziamente in Italia per poi essere messe realmente in vendita a prezzi inferiori del 20-25% rispetto ai listini ufficiali”. Un sistema che approfitta del fatto che le moto da cross siano usate in piste chiuse che non richiedono immatricolazione. Senza targa è impossibile consultare i pubblici registri per ricostruire i passaggi di proprietà. Ancma stima che questo fenomeno interessi almeno il 20% del mercato che in Italia vale più di 30 milioni di euro. “Contro la tentazione di un facile risparmio l’invito dei principali costruttori e dei distributori è quindi quello di rivolgersi alla rete dei concessionari ufficiali presenti sul territorio, “dove – si legge ancora nel comunicato – si trovano serietà, trasparenza e professionalità”. Anche il presidente di Confindustria Ancma Paolo Magri ha infine sottolineato “l’importanza di tutelare la filiera coinvolta e la necessità di informare e coinvolgere gli appassionati di questo sport stupendo”.

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