Si chiama SSP ed è l’elemento centrale, assieme alla produzione in proprio delle batterie, dell’aggiornamento della strategia di elettrificazione al 2030 annunciata oggi da Herbert Diess, Ceo del Gruppo Volkswagen nell’evento via web ‘New Auto, Mobility for Generation to Come’.
Si tratta della prossima generazione della architettura che a Wolfsburg viene definita Mechatronics Platform, e che nella rivoluzione dell’hardware (oltre che del software) di Volkswagen andrò a rimpiazzare tutte le piattaforme elettriche oggi esistenti.
“SSP sarà l’erede di MQB, MLB, MEB e PPE – ha detto Diess – e ci consentirà di ridurre la complessità poiché consolideremo le architetture esistenti in un’unica base per l’intero portafoglio di modelli elettrici, dal livello base al top di gamma, cioè da 85 a 850 kW”.
La nuova super-piattaforma non sarà solo elettrica al 100% ma anche pronta per la guida autonoma, disponibile per tutti i modelli e marchi, e permetterà al Gruppo di affrontare tutti i segmenti e consentire quella che Diess ha definito “un’eccellente differenziazione per i nostri marchi”.
Per migliorare e accelerare le competenze sulla piattaforma meccatronica il gruppo Volkswagen investirà circa 800 milioni di euro in una nuova struttura di ricerca e sviluppo a Wolfsburg, migliorando ulteriormente le migliori pratiche nella progettazione della piattaforma.
Il nucleo della piattaforma SSP e dei suoi moduli sarà progettato nel nuovo campus Sandkamp e saranno Markus Duesmann e Thomas Schmall a guidare l’intero programma. Con la nuova SSP, è stato detto nella conferenza, Volkswagen potrà fornire in modo rapido ed efficiente ai propri clienti funzioni innovative nelle loro auto di tutti i marchi del Gruppo.
SSP, che sarà la ‘chiave’ per il passaggio alla guida autonoma permetterà al tempo stesso ottengono notevoli economie di scala, riducendo anche la complessità ei costi di sviluppo. Combinando diversi moduli con piattaforme di varie dimensioni, i marchi del Gruppo avranno anche una serie di opportunità per differenziarsi.
Dal 2025, il progetto Artemis di Audi utilizzerà per la prima volta i moduli SSP. Nel 2026, Volkswagen introdurrà questa tecnologia nel segmento dei grandi volumi con il suo primo modello basato sull’SSP, il progetto Trinity.
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