Anche se i segnali che arrivano dal Congresso Usa nei confronti del programma di sostegno alla elettrificazione del presidente Biden sono preoccupanti (il budget per il network di ricarica è stato tagliato da 16 a 7,5 miliardi di dollari), nei prossimi giorni potrebbe essere annunciata l’approvazione dell’Affordable EVs for Working Families Act, cioè del disegno di legge che punta a democratizzare la transizione della mobilità.
Punto centrale di questo provvedimento l’estensione del credito d’imposta, che negli Usa funziona da incentivo all’ acquisto, ai modelli elettrici e ibridi plug-in usati, con almeno 24 mesi di vita e un prezzo non superiore a 25mila dollari.
Nel progetto viene contemplato uno sconto fiscale pari a 2.500 dollari, secondo procedure simili al credito d’imposta esistente per i modelli elettrici nuovi. Verrebbe concesso solo alle persone fisiche e una sola volta ogni tre anni.
L’ammissibilità verrebbe inoltre ridotta gradualmente per gli acquirenti il cui reddito lordo rettificato supera i 75mila dollari a titolo individuale e i 150mila calcolando anche i congiunti.
Questo credito d’imposta federale – si legge su Green Car Reports – potrebbe sommarsi a vari incentivi locali. Ne è un esempio quanto fatto nell’ ambito di un programma limitato alla Bay Area di San Francisco dove ai residenti sono stati erogati 4.000 dollari di bonus per auto plug-in usate.
Gli analisti fanno però notare che il varo di un credito d’imposta sull’usato elettrico finirebbe per sostenere il valore di queste auto e l’aumento dei prezzi potrebbe renderli meno accessibili.
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