Prima flessione in un anno per la produzione globale di Toyota, a causa delle ripercussioni provocate dalla pandemia da Covid – in prevalenza nella regione del Sudest asiatico, e la carenza dei semiconduttori per il settore automotive. In agosto l’output segna una flessione del 16,2% a poco meno di 531.500 unità, un dato che ha anticipato l’annuncio di una riduzione della produzione per i mesi di settembre e ottobre, ridimensionando così le prospettive di una accelerazione delle vendite per l’intero comparto delle quattro ruote, in particolare nei mercati chiave di Cina e Stati Uniti, dove si assiste a una ripresa della domanda. La casa auto numero uno al mondo ha già tagliato le stime sulla produzione di 300mila veicoli per l’intero anno fiscale, a 9 milioni di unità.
    I paesi del Sudest asiatico rappresentano un hub fondamentale per il processo manifatturiero di Toyota, e le recenti chiusure degli stabilimenti in Malesia e Vietnam, a causa del Covid, hanno complicato gli approvvigionamenti per l’indotto con serie ripercussioni sulla catena produttiva. In agosto la produzione oltreoceano di autoveicoli col marchio Toyota è diminuita del 19,9%, mentre a livello domestico la flessione è stata dell’8,4%. La casa nipponica si aspetta un dimezzamento dell’output in settembre, e un calo del 40% in ottobre, rispetto alle stime precedenti. L’impatto dei tagli della produzione sul fatturato globale sarà più evidente nei mesi a venire. 

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