La Lamborghini Miura S numero di telaio 4761 che verrà battuta all’asta da RM Sotheby’s il prossimo 14 agosto, in occasione della settimana di Pebble Beach, è probabilmente uno degli esemplari più interessanti tra quelli sul mercato, non fosse altro per la storia che ha accompagnato fino ai nostri giorni questo gioiello di Sant’Agata Bolognese del 1971.
A quel tempo la Miura S era stata nella disponibilità di una studentessa iraniana di 19 anni che frequentava il college dell’Università della California, a Berkeley e che aveva ricevuto l’auto dai suoi genitori (si dice imparentati con lo Scià) che l’avevano acquistata presso la fabbrica Lamborghini con specifiche Usa. Una foto scattata dal dealer che aveva venduto la vettura ritrae proprio la Miura S davanti all’ingresso dell’Università.
L’auto era l’elemento centrale di un piano: la studentessa non avrebbe certo dovuto utilizzare la Miura S per andare in università ma avrebbe invece dovuto metterla in vendita al suo arrivo sulla costa occidentale, per ricavare denaro da trasferire in Iran. Le cose però andarono così, e la figlia – evidentemente ‘sedotta’ dalla splendida sportiva del Toro rampante pubblico un annuncio poi vendita – per soddisfare il piano dei genitori – ma poi finì per continuare a guidare la Lamborghini per circa due anni (come indicato da una sequenza di fatture di riparazione) fino allo stop della vettura a seguito di un incidente.
Il danno non era grave, localizzato nell’area del faro anteriore destro, ma la complessità del design della Miura e la presenza di un cofano in alluminio rappresentavano una sfida troppo grande per le officine locali dell’epoca.
La Miura S telaio 4761 venne così acquistata (probabilmente per pochi dollari) da Steve Beckman proprietario della carrozzeria San Mateo che in precedenza aveva eseguito piccole riparazioni sull’auto. La sua intenzione, come dimostra l’acquisto di ricambi dalla Lamborghini nel 1977, era di riportarla allo stato originale ma il progetto non andò mai avanti, con l’auto parcheggiata nel capannone della carrozzeria a Benicia, a nord di San Francisco. Luogo dove è rimasta per 42 anni mai restaurata e nelle condizioni originali.
E arriviamo così ai tempi nostri, esattamente al 2019. Un appaltatore contatta Jeff Meier esperto di auto da collezione che già possiede una Miura del 1967, vincitrice dei premi Best in Class and Best Post-War Preservation Car al Concorso di Pebble Beach del 2016. Gli dice di aver visto un video su YouTube dove si parla della sua splendida Lambo arancione. E gli rivela di aver trovato un’altra Miura, parzialmente smontata, nel capannone di una carrozzeria da Benicia, chiamato a fare dei lavori edili dal nuovo proprietario dell’immobile.
Meier corre a visionare l’auto e si rende conto della eccezionalità del ritrovamento. La trattativa però non è semplice perché questo ‘affare’ era già stato gestito da un’altro broker. Ma la Miura S bianca del 1971 è davvero eccezionale e l’acquisto viene completato. Ora, completato un intervento conservativo che ha riportato l’auto alla lamiera viva (in origine era bianca) con l’interno originale in azzurro scuro e sole 16mila miglia percorse, questa eccezionale Miura S viene proposta partendo da una valutazione compresa tra 1,8 e 2 milioni di dollari, che saranno certamente ben spesi da chi riuscirà ad aggiudicarsela il 14 agosto.
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