Il grande conglomerato immobiliare cinese Evergrande Group conferma i colloqui preliminari con Xiaomi, il colosso dell’elettronica di consumo (37.6 miliardi di dollari di fatturato nel 2020) per una possibile cessione del suo settore automobili elettriche.
Questo comparto – nonostante le promesse fatte ad aprile in occasione dello scorso Salone di Shanghai – non sta ancora avendo l’atteso successo commerciale con il brand Hengshi. La stessa Evergrande starebbe trattando la vendita, in questi giorni, di altri asset tra cui gli headquaters di Hong Kong Come riferisce il sito specializzato Gasgoo, i contatti tra Evergrande (sotto i riflettori negli scorsi anni per i rapporti con l’Inter) e Xiaomi sono solo preliminari e le parti non hanno ancora avviato discussioni avanzate. Del resto Xiaomi, che ha attualmente una importante produzione di monopattini elettrici e che – come Huawei e altri player del settore smartphone – ha più volte ribadito la volontà di entrare nel settore dei New Energy Vehicle affermando però di aver parlato con molte aziende per concretizzare questa sua attività automobilistica.
Una decisione finale da parte di Xiaomi circa eventuali cooperazioni o una produzione diretta non è stata ancora presa e – secondo Gasgoo – potrebbe essere comunicata questa settimana.
A questo scopo Lei Jun, Ceo di Xiaomi, ha incontrato nelle ultime settimane i manager di numerose Case automobilistiche e di fornitori – come Changan, GAC Group, SAIC GM Wuling, Great Wall Motor, CATL e la stessa Bosch.
Secondo gli analisti l’operazione Evergrande punterebbe a coinvolgere il colosso dell’elettronica negli ambiziosi programmi industriali e immobiliari (lo scenografico stabilimento Hengshi è in una fase iniziale della costruzione) e non deludere così gli investitori che avevano fatto crescere il valore borsistico di Evergrande Auto ad Hong Kong a 87 miliardi di dollari.
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