L’ente federale Usa National Highway Traffic Safety Administration ha emanato una disposizione destinata alle aziende che sono impegnate nella sperimentazione su strada delle tecnologie di guida autonoma – al momento più di 100 – e che impone di segnalare se si verifica un incidente quando i veicoli sono in uso. Quanto richiesto dalla Nhtsa riguarda anche la sperimentazione su strade publiche dei sistemi di assistenza alla guida (ADAS) dal livello 2 in su e prevede l’invio di rapporti mensili che riportino qualsiasi tipo di incidente – anche quelli che hanno provocato poco più di un piccolo graffio – ed anche se non ci sono state anomalie nei test, Questo rappresenta un cambiamento di politica rispetto alla precedente amministrazione Trump, quando il Dipartimento dei trasporti aveva affermato di non voler scoraggiare l’innovazione con normative troppo stringenti o complicate. Nel dettaglio Nhtsa ha inviato la sua comunicazione a 108 aziende tecnologiche autonome, che vanno da Aimotive a Zoox. Nel documento si ribadisce che ora queste società sono responsabili dell’invio di informazioni dettagliate sugli incidenti se si è verificato un incidente durante la sperimentazione dei sistemi di guida automatizzata (ADS) o dell’assistenza avanzata di livello 2 Systems (ADAS).
    L’ordine della Nhtsa recita al riguardo: “Data la rapida evoluzione di queste tecnologie e la sperimentazione di nuove tecnologie e funzionalità su strade accessibili al pubblico, è fondamentale per Nhtsa esercitare la sua solida supervisione sui potenziali difetti di sicurezza nei veicoli che operano con ADS e ADAS di livello 2”.
    Cathy Chase, presidente dell’associazione Advocates for Highway e Auto Safety, ha ribadito che le nuove norme sulla segnalazione degli incidenti aiuteranno l’Nhtsa a “determinare quanto siano sicuri, o meno, i sistemi di prevenzione degli incidenti e di guida automatizzata e a rendere queste informazioni disponibili al pubblico. Questo nuovo obbligo è particolarmente utile data la scarsità di dati raccolti dalle iniziative volontarie di trasparenza per rendere sicuri i test.
    La storia e l’esperienza – ha concluso la Chase – hanno ripetutamente dimostrato che gli accordi volontari non producono risultati accurati, completi e affidabili”. (ANSA).
   

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