Nel 2023, sul territorio abruzzese, circoleranno autobus alimentati a idrogeno, cioè a emissioni zero, e saranno presenti distributori di idrogeno.
    Questo grazie al progetto Life3H, che vede la Regione Abruzzo capofila nell’amibto di un’iniziativa che porterà alla realizzazione di tre “Hydrogen valley”: una tra Avezzano e Ovindoli (L’Aquila); una nel Lazio, nell’area del porto di Civitavecchia; una in Umbria, nella zona di Terni.
    Life3h è acronimo di “Hydrogen demonstration in city, port and mountain area to develop integrated hyfrogen valleys”. Il progetto, cofinanziato dal programma Life dell’Unione Europea, ha una durata di quattro anni e prevede un budget complessivo di 6.339.853 milioni di euro. Oltre alla Regione Abruzzo, che è coordinatore, ci sono numerosi partner: Società Chimica Bussi Spa, Citrams (Centro Interdipartimentale Trasporti e Mobilità sostenibile – Università dell’Aquila), Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale, Port Mobility Spa, Rampini Spa, Snam 4 Mobility Spa, Comune di Terni, Tua Spa, UNeed.it Srl, Università di Perugia e Università degli Studi ‘Guglielmo Marconi’.
    Il progetto è stato presentato stamani in conferenza stampa.C’erano il governatore dell’Abruzzo, Marco Marsilio, il direttore del dipartimento Territorio e ambiente della Regione, Iris Flacco, il direttore di Stabilimento di Chimica Bussi, Luigi Mucci, e, in videoconferenza, rappresentanti degli enti partner.
    In particolare, per l’Abruzzo verrà utilizzato l’idrogeno verde prodotto in eccesso dalla società Chimica Bussi che sarà trasportato in un impianto di distribuzione realizzato insieme alla Snam. Alla fine del progetto ogni Hydrogen valley avrà due autobus che viaggeranno interamente ad idrogeno.
    “E’ un progetto applicativo dimostrativo e non di ricerca – ha spiegato Flacco – La strategia non è quella della transizione, ma quella delle emissioni zero, che ci vengono richieste per il 2050. Sarà un progetto pilota e sarà caratterizzato da una forte attività di verifica e monitoraggio: insieme alle università capiremo cosa migliorare e cosa cambiare”. Dal canto suo Mucci, nel sottolineare che “parte dell’idrogeno prodotto è in eccesso rispetto a fabbisogni dello stabilimento”, parla di un chiaro esempio di “economia circolare”.
    “Siamo fieri ed orgogliosi di essere capofila di questo progetto – afferma Marsilio – Tutto il mondo va verso la transizione ecologia e si parla della ricerca avanzata di nuovi carburanti e nuove energie. Una di queste è l’idrogeno verde, la frontiera più avanzata. L’Abruzzo si pone come capofila, insieme ad altre regioni del centro Italia, nella creazione di distretti industriali dove l’idrogeno viene prodotto e invece di essere disperso viene recuperato e usato su pullman che andranno a servire da subito l’area dell’Altopiano delle Rocche. Si tratta di un’area di pregio che rientra in un Parco regionale, dove ci sarà mobilità ad emissioni zero. Nel futuro vedremo di estendere l’iniziativa anche al collegamento Roma-Pescara – annuncia il governatore – e saremo i primi ad entrare ad idrogeno dentro una grande capitale europea”.
   

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA