Violazione al codice della strade da parte dell’automobilista, multa alla società che gli ha noleggiato l’auto: è quanto – denuncia Aniasa, l’Associazione che in Confindustria rappresenta i servizi di mobilità – accade sempre più di frequente. Secondo l’Associazione, a creare questa stortura è la revisione del Codice della Strada, i cui lavori sono fermi da luglio 2019.
“Le Pubbliche Amministrazioni – scrive Aniasa – sempre più spesso notificano direttamente alle aziende di noleggio (più facili da identificare e solvibili rispetto soprattutto ai clienti stranieri) i verbali per le infrazioni al Codice della Strada commesse dai driver delle loro auto”. Una pratica definita dall’Associazione “sbagliata e pericolosa, e che produce gravi danni economici per il settore”.
Il Nuovo Codice della Strada stabilisce dal 1994 che, in caso di violazioni commesse alla guida di veicoli a noleggio, la persona che ha sottoscritto il contratto sia responsabile insieme all’autore dell’infrazione. “Sebbene l’attuazione della normativa sia ormai consolidata – denuncia Aniasa – alcune sentenze hanno di recente fornito una discutibile interpretazione della norma, generando una grave incertezza applicativa. Durante gli ultimi 18 mesi di emergenza epidemiologica si è registrato un pericoloso trend da parte di alcune Amministrazioni che notificano direttamente alle aziende di noleggio multe ed azioni esecutive massive riguardanti gli ultimi 5 anni, senza richiedere preventivamente di conoscere i dati dell’effettivo trasgressore”.
“E’ necessario che il governo intervenga per rendere ancora più chiara l’attuale norma – dichiara il Presidente ANIASA – Massimiliano Archiapatti e non dare spazio a pericolose interpretazioni, sancendo la responsabilità unica del driver per le infrazioni al Codice della Strada. In caso contrario, oltre al danno per il settore, i cui veicoli sono destinatari ogni anno di 2 milioni e mezzo di contravvenzioni, si deresponsabilizza gli automobilisti alla guida delle auto a noleggio, mettendo a rischio la sicurezza sulle nostre strade”.
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