Quella che Bosch prevede per il prossimo futuro – ed a cui sta lavorando da tempo – non è solo una mobilità ‘pulita’ e senza impatto sull’ambiente, ma anche una mobilità sicura, che dovrà dunque avere un impatto zero anche sulla società a livello di incidenti e di danni alle persone.
    Di questo tema, e di tutti gli altri connessi allo sviluppo del settore e al perfezionamento dei veicoli di parlerà allo IAA Mobiity di Monaco dove il colosso tedesco dell’innovazione e dei servizi sarà presente non solo nel padiglione alla Fiera ma con installazioni all Königsplatz e alla Odeonsplatz.
    La grande competenza di Bosch nelle tecnologie per la guida automatizzata, elettrificata, personalizzata e connessa sta aprendo la strada a questa visione futura di una mobilità più sicura, in parallelo a ciò che migliaia di ingegneri studiano e sviluppano ogni giorno per rendere ‘green’ l’uso dei veicoli.
    Bosch dispone del know-how sui sistemi e le complete competenze software e hardware non solo per trovare la soluzione ai problemi della circolazione e della sicurezza dei viaggi, ma anche anticipare – con soluzioni basate sull’intelligenza artificiale, il Cloud e l’Internet of Things – future esigenze.
    E il caso delle tecnologia in-car che fanno dialogare le infrastrutture con i veicoli per manovre assolutamente più sicure di quelle affidate al solo uomo. Un progetto congiunto con l’associazione dell’industria automobilistica tedesca (VDA) mostra come i veicoli di diversi produttori saranno in grado di comunicare in futuro con la tecnologia dell’infrastruttura di vari fornitori. In questo contesto, i partner del progetto stanno anche lavorando su uno standard internazionale (ISO 23374).
    Automatizza la guida con le soluzioni realizzate da Bosch rende le strade più sicure, garantendo meno stress, flussi di traffico più fluidi e quindi un numero di incidenti che tende a zero. Auto che svolgono da sole più compiti di guida sono un elemento fondamentale per la mobilità di domani, ma questi veicoli automatizzati devono essere in grado di fare tutto ciò che può fare un guidatore umano – percepire l’ambiente circostante, prendere decisioni e accelerare, frenare e sterzare – e andare ben oltre nella percezione degli avvenimenti, nella velocità di reazione e nella certezza delle decisioni prese.
    Bosch lavora da tempo e con tutti i grandi gruppi automobilistici per creare le corrette basi tecniche per la guida automatizzata. Con i suoi sistemi di assistenza alla guida, ha già aperto la strada a tutti i livelli di automazione.
    E’ il caso del rilevamento ‘surround’ per le situazioni di traffico: la tecnologia dei sensori costituisce la base per una guida assistita e sempre più automatizzata. Per guidare in sicurezza, il veicolo deve essere in grado di riconoscere in modo affidabile oggetti, persone e altri utenti della strada.
    La fotocamera multifunzione di Bosch combina i tradizionali algoritmi di elaborazione delle immagini con metodi di intelligenza artificiale (AI). Utilizzando l’intelligenza artificiale, la fotocamera comprende e interpreta ciò che vede, garantendo un riconoscimento affidabile degli oggetti e un buon rilevamento dell’ambiente circostante. Oltre a telecamere, radar e sensori a ultrasuoni, Bosch sta sviluppando anche un Lidar a lungo raggio, per il quale utilizza vari principi di sensori.
    Più complesso è il compito di guida, più importante è l’interazione dei sensori e la gestione – in frazioni di secondo – delle informazioni sull’esatto posizionamento del veicolo. Le auto a guida autonoma devono sapere esattamente dove si trovano in ogni momento, cosa che è possibile grazie al completo pacchetto di hardware, software e servizi di Bosch. Il VMPS (sensore di movimento e posizione del veicolo) utilizza i segnali di navigazione satellitare per identificare la posizione esatta, integrata dai dati di un servizio di correzione e dalle informazioni dei sensori di angolo di sterzata e velocità delle ruote.
    Il servizio di mappe basato su Cloud di Bosch utilizza i dati provenienti da sensori radar e video, nonché i dati di movimento dei veicoli che sono abllitati a questa funzione per creare livelli aggiuntivi per mappe ad alta risoluzione. E’ il caso delle Volkswagen Golf 8 che stanno attualmente raccogliendo in modalità assolutamente anonima queste informazioni sulle strade europee. 
   

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