Negli Stati Uniti Bmw ha conquistato il primato nelle vendite del settore premium nel secondo trimestre del 2021, non solo raddoppiando la quota delle immatricolazioni (96.561 unità) rispetto allo stesso periodo del ‘difficile’ 2020, ma facendo segnare un interessante + 35% nel confronto con il primo trimestre dell’anno. A decretare questo successo il gradimento da parte dei clienti Usa – nonostante i problemi per la pandemia – per il sav (che in quel mercato viene definito ‘compatto’) X3 che nel secondo trimestre ha totalizzato 21.285 immatricolazioni con un aumento del 125%. Molto bene anche le vendite del sav X5 sono aumentate del 94% su base annua e quelle della berlina Serie 3 cresciute dell’86%.
Altro punto favore delle vendite di Bmw nel mercato nordamericano il ridotto impatto dell crisi dei chip: secondo l’azienda, lo stabilimento di assemblaggio a Spartanburg, nella Carolina del Sud, riesce consegnare i sav in 6-8 settimane, il che è significativamente più veloce dell’attesa di tre mesi per i veicoli in arrivo dalla Germania. E secondo i dati di AutoForecast Solutions, nemmeno lo stabilimento della Casa automobilistica a San Luis Potosi, in Messico, è stato colpito dalla carenza di chip.
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