Anche se, fondamentalmente, un’auto elettrica si guida come una vettura con motore a combustione, l’esperienza quotidiana di utilizzo è molto diversa e genera nuove abitudini tra i conducenti. Si evidenziano soprattutto nuovi atteggiamenti anche nei confronti di uno stile di guida e di innovazioni – come le App per pianificare i viaggi – che possono riguardare (e migliorare) anche il rapporto con le automobili benzina o diesel. Lo conferma una ricerca che è stata realizzata da Kia Iberia e che ha tenuto conto dei feedback dei clienti che hanno acquistato una Bev della Casa sudcoreana. Si scopre, ad esmpio, che il guidatore di un auto elettrica pianifica prima il viaggio: anche se nella vita di tutti i giorni, quasi nessuno percorre così tanti chilometri per scaricare la batteria. E inoltre i modelli elettrici Kia hanno autonomia molto elevate.
    Si impara però che al momento d’intraprendere un viaggio più lungo – per lavoro o, in questa stagione, per andare in vacanza, è necessario programmare il percorso e le eventuali ricariche.
    In questo caso la App Kia Charge rende tutto più semplice, e fa sembrare banale questo radicale cambiamento nelle abitudini.
    Con l’auto elettrica si scopre anche che può essere utile approfittare delle occasioni – normalmente trascurate con i modelli tradizionali – per ricaricare la batteria. Oggi gli utenti di Bev (è stato rilevato nell’indagine) guardano a supermercati, centri commerciali, aree ricreative, a o ristoranti che dispongono di colonnine pubbliche. E di solito scelgono quelle destinazioni per poter fare il ‘pieno’ di energia mentre fanno la spesa o trascorrono del tempo libero.
    Chi è al volante di un modello elettrico guida poi più rilassato. La scorrevolezza e la silenziosità sulla strada, i bassi consumi di energia e lo spirito ecosostenibile creano un’atmosfera nell’auto che induce a guidare con meno fretta e aggressività al volante. La stessa valutazione può essere fatta per luso più fluido dell’acceleratore e per il minore utilizzo del freno. Si impara in fretta che una forte pressione sul pedale dell’acceleratore, in tante situazioni non serve a nulla.
    I guidatori ‘elettrici’ si abituano in fretta a lasciare che l’auto prenda gradualmente velocità.
    Lo stesso vale per i rallentamenti: il sistema di recupero dell’energia delle auto elettriche garantisce un efficace decelerazone quando si toglie il piede dall’acceleratore. Nei modelli Kia la modalità ‘One Pedal’ attiva il massimo recupero di energia in frenata, ed è possibile guidare senza usare quasi mai il pedale del freno in condizioni di guida normali. Questa buona abitudine ha una ricompensa in quanto il cruscotto delle Kia mostra i chilometri ‘risparmiati’ dalla strategia di recupero e quindi aggiunti – gratuitamente – alla carica della batteria.
    Chi guida un’auto elettrica impara anche ad utilizzare – in misura maggiore rispetto a chi ne dispone su un modello benzina o diesel – i sistemi di regolazione della dinamica di marcia. E’ frequente che l’automobilista personalizzi l’esperienza di guida in base alle proprie esigenze, passando ad esempio alla modalità Eco quando è stata consumata metà dell’autonomia disponibile.
    Al volante di una Bev ci si dimentica anche del problema cambio: l’accelerazione e la spinta sono assolutamente lineari, senza variazioni o strappi, e questo permette di concentrarsi sulla strada e sul traffico. Azzerato anche lo stress da rumore: molti conducenti di auto elettriche confessano che, in certe situazioni – come in città nelle notti d’estate, attraversando un parco naturale, o su una strada costiera – amano viaggiare con i finestrini abbassati, per sentendo come l’auto scivola sull’asfalto con il solo suono dell’aria e delle gomme.
    L’indagine di Kia ha evidenziato però un nuovo problema, sconosciuto con i modelli benzina e diesel che si ‘fanno sentire’: molti conducenti di auto elettriche temono che pedoni o ciclisti possano non averli notati. Un timore che è superato, però, utilizzando un modello elettrico Kia, che da tempo è dotato dei dispositivi di ‘avviso sonoro’ (denominati Avas) e che sono diventati obbligatori dallo scorso primo luglio .
   

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