“Non si arresta l’impennata dei prezzi dei carburanti. Purtroppo le cattive notizie per gli automobilisti non finiscono qui. Nel silenzio generale è stato pubblicato venerdì scorso in Gazzetta Ufficiale il decreto del ministero delle Infrastrutture che fa decollare la tariffa di revisione dei veicoli a motore da 45 a 54,95 euro, quasi 10 euro in più, con un rincaro di oltre il 22%. Insomma il Governo, invece di ridurre le imposte sui carburanti, come ha fatto per luce e gas, ha pensato bene di dare il via libera, dal primo novembre, all’aggiornamento della tariffa per la revisione, gravando ulteriormente sui già tartassati automobilisti”. E’ quanto sottolinea in una nota l’Unione Nazionale Consumatori.
“Dall’inizio dell’anno, dalla rilevazione del 4 gennaio, un pieno da 50 litri è aumentato di 11 euro e 74 cent per la benzina e di 10 euro e 22 cent per il gasolio, con un rincaro, rispettivamente, del 16,3% e del 15,5%. Su base annua è pari a una batosta ad autovettura pari a 282 euro all’anno per la benzina e 245 euro per il gasolio. – prosegue l’Unc – In un anno, dalla rilevazione del 28 settembre 2020, quando la benzina era pari a 1.390 euro al litro e il gasolio a 1.265 euro al litro, un pieno da 50 litri costa 14 euro e 34 cent in più per la benzina e 12 euro e 93 cent in più per il gasolio, con un incremento, rispettivamente, del 20,6% e del 20,4%. Un rialzo che equivale, su base annua, a una stangata pari a 344 euro all’anno per la benzina e a 310 euro per il gasolio”.
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