Smontati i tendoni e gli altri lussuosi allestimenti per gli eventi Vip e ripartite le centinaia di grandi autoarticolati destinati al trasporto delle auto da collezione, nell’area di Monterey – a sud di San Francisco, sulla costa della California – restano il bilancio positivo per il ritorno alla normalità di tanti appuntamenti, come l’iconico concorso di eleganza di Pebble Beach, e soprattutto la conferma che il business delle supercar e degli esemplari storici è sempre molto attivo.
    Lo ribadiscono i risultati (e i record) alle numerose aste che, come da tradizione, hanno fatto da cornice della Monterey Car Week 2021 con la performance assoluta ottenuta da una McLaren F1 del 1995 – ma con meno di 400 miglia sulla strumentazione e dotata ogni possibile optional previsto dal costruttore – che è passata di mano all’asta di Gooding & Company per l’incredibile cifra di 20,495 milioni di dollari.
    Con questo record, che ha polverizzato la già alta stima di partenza (15 milioni) la splendida berlinetta con il V12 da 627 Cv è diventata l’auto più costosa tra quelle mai prodotte e vendute da McLaren. In totale – riporta il magazine SportsCarDigest – alla sola asta di Gooding & Company si sono venduti quasi 300 lotti con un giro d’affari di 345 milioni, il 35,3% in più rispetto alla precedente edizione, quella del 2019.
    Le diverse aste hanno anche mostrato che – nonostante un anno e mezzo di incertezza nel mondo del collezionismo automobilistico – c’è ancora molto ‘appetito’ per le auto storiche, e in particolare per quelle che hanno caratteristiche speciali o storie da raccontare. E, soprattutto, per le Ferrari. Nella top ten dei modelli che hanno realizzato i valori di vendita più alti alle aste, il 50% è rappresentato da gioielli del Cavallino mentre le altre Case (McLaren, Mercedes, Bugatti, Aston Martin e AC Cobra) hanno piazzato un solo modello a testa in questa super-classifica.
    Sul gradino più alto, venduta al prezzo sbalorditivo di 20.495.000 dollari, c’è la citata McLaren F1 ‘km zero’ del 1995, ma al secondo posto si è piazzata – con la ragguardevole cifra di aggiudicazione di 10,8 milioni – la Ferrari 250 California LWB Competizione Spyder del 1959, una delle 50 auto esistenti di questa serie e soprattutto una delle 9 che erano state aggiornate come Competizione con cambio da corsa, pannelli della carrozzeria in alluminio, 3 carburatori Weber 40DCL6 e motore V12 da 270 Cv.
    Al terzo posto con 9,5 milioni una Aston Martin DB4 GT Zagato Coupé del 1962, caratterizzata da carrozzeria in alluminio rifinita a mano, muso più lungo, coda rimodellata con le luci integrate nella carrozzeria. Questo telaio specifico, DB4GT/0190/L, conferma che si tratta di una delle sole 6 versioni con guida a sinistra.
    Una splendida Ferrari 268SP Spider del 1962, telaio 0798 si piazza al quarto posto con 7.705 milioni. Si tratta di una delle quattro auto da corsa scoperte progettate per competere in gare di durata nella categoria prototipi. Ferrari costruì solo tre telai 268SP, di cui due convertiti in altre varianti dei prototipi SP per altre gare. Questo, il numero 0798, è l’unico ad essere stata costruito come 268SP e mai convertito in un’altra configurazione, rendendola un’auto unica al mondo.
    Si piazza al quarto posto, a pari merito, con lo stesso valore di assegnazione di 7,705 milioni un altro gioiello del Cavallino, la 275 GTB Competizione ex Scuderia Filipinetti del 1966. Questo specifico telaio 09079, ha partecipato alla 24 Ore di Le Mans dal 1967 al 1969, vincendo la sua classe nel 1967. Ha vinto la sua classe anche nella 1.000 Chilometri di Spa-Francorchamps del 1969 che nella 500 Chilometri di Imola del 1969. Con 6 milioni si è piazzata al sesto posto della speciale top ten delle aste di Monterey la Ferrari 250 GT Berlinetta Tour de France del 1958, dotata del motore V12 variante Tipo 128D che produceva 260 Cv. Ha vinto la sua categoria nell’edizione 2016 del Pebble Beach Concours d’Elegance ed è stata tra i primi 3 finalisti per il Best in Show.
    Al settimo posto con 5,6 milioni la Bugatti Tipo 35B Grand Prix Roadster del 1929, l’auto su cui Ettore Bugatti ha vinto sia il Gran Premio di Francia del 1929 a Le Mans che il Gran Premio di Spagna del 1929 al Circuito Lasarte. E’ seguita nella classifica dalla Mercedes-Benz 26/120/180 S-Type Supercharged Sports Tourer del 1928, battuta a 5,4 milioni. E’ la vettura più ‘anziana’ della top ten e si distingue per la raffinatezza del motore sei cilindri in linea da 6,7 litri con 2 carburatori sovralimentati da un compressore Roots. Ancora una Ferrari al nono posto: è la 250 GT Cabriolet Serie I Pininfarina del 1958 che ha realizzato una vendita da 4,4 milioni. E’ la n. 34 di 40 esemplari Serie I prodotti in totale: revisionata dalla Ferrari stessa, è registrata autentica e originale nell’archivio Ferrari Classiche Red Book. Ha vinto il premio Best in Class al Concorso d’Eleganza di Villa d’Este.
    Una sorpresa il decimo posto della Shelby Cobra 289 Works Roadster del 1963, venduta a 4,1 milioni. L’elevato valore è legato alla storia sportiva: è infatti una delle tre Roadster del team ufficiale di Sebring ed è stata guidata sia dal celebre Bob Bondurant che dal leggendario Ken Miles per un totale di 9 podi.